Questo brano si intitola Contusion ed è inserito nel leggendario doppio album di Stevie Wonder del 1976 “Songs in the Key of life” che annovera al suo interno altri capolavori del calibro di I Wish, Another Star. Isn’t she lovely, As, Sir Duke per citarne solo alcuni.
E’ un brano interamente strumentale e già questo lo rende, a mio avviso, degno di approfondimento in quanto elemento anomalo all’interno della discografia di un artista dedito soprattutto alla composizione di canzoni.
Siamo nel periodo che definirei della pre-fusion, una sorta di brodo primordiale che costituirà la base per la futura, fortunata ibridazione tra il jazz e il rock a noi tutti oggi nota come “musica Fusion”.
L’aspetto interessante di questa composizione è la presenza ancora evidente di elementi provenienti da mondi diversi: ci sono echi del rock progressive dell’epoca ma anche del funk, del rock tradizionale e, naturalmente, del jazz.
Insomma potremmo considerare Contusion come un piccolo Bignami della musica statunitense dell’epoca, un vero e proprio antenato della Fusion.
A conferma di questo, il non troppo sponsorizzato Michael Sembello, chitarrista storico di Stevie Wonder, in una video intervista afferma che l’intera costruzione della melodia gli fu ispirata dagli studi col suo insegnante Pat Martino con il quale proprio in quel periodo stava lavorando sul trasporto di pattern melodici sul manico.

Ripropongo qui sotto una mia esecuzione del brano